LIMINAL

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ALESSANDRIA DESIGN DISTRICT

 

Il 25 giugno 2022 si è tenuto Alessandria Design District, il primo evento diffuso su design, architettura e arte ad Alessandria (AL), presso Piazza Villa.
L’evento è stato organizzato da Centro del Colore Fracasso, Kimono Casa e Tripo arredamenti, e tra i nomi che spiccano nella partecipazione all’evento, è stato un privilegio ospitare Elisa Storace, curatrice del museo Kartell.

Presso Piazza villa si è tenuto un evento lungo tutta la giornata, corredato da rinfreschi, talk, mostre d’arte, esposizione di sponsor, dj set, live painting e esposizioni interattive. Tra queste ultime in particolare si è tenuta Meta / Art Expo, un’esposizione di gallerie virtuali nel Metaverso degli artisti Lele Gastini, Elena Zecchin, Andrea Canestri e me.

L’esposizione interattiva vedeva come protagonisti i visitatori che, indossando un VR hanno avuto l’occasione di visitare le nostre personali gallerie virtuali nel Metaverso Spatial.io , quello più aggiornato sul mercato in termini di architetture virtuali.

Le gallerie virtuali degli artisti sono state progettate con la collaborazione tecnica di Andrea Picerno. Classe 1997, di Alessandria,
Andrea Picerno è un architetto laureato al Politecnico di Torino, e attualmente all’ultimo anno del Master in Systemic Design. Spazia nel campo del design senza soffermarsi su un unico soggetto ma continua a imparare attraverso un metodo empirico.

Le gallerie virtuali dei singoli artisti rappresentano uno spazio virtuale e metafisicamente attraversabile, che raccontano tutto l’operato degli artisti, attraverso l’esposizione delle opere, dei pannelli con infografica e l’interazione con lo spettatore. Anche, e soprattutto l’architettura dell’edificio, contribuisce a rappresentare l’estetica del singolo artista tramite colori, forme, modo di navigazione e tipologia di comunicazione con l’utente.

aspetto generale di liminal, la galleria virtuale nel metaverso di Alice Massone

LIMINAL

Lo spazio liminale trasformato in una galleria d’arte in cui la poetica dell’ambiente ostile all’essere umano si trasforma in un luogo percorribile, suggestivo e introspettivo.

Liminale = In psicologia e fisiologia, di fatto o fenomeno che è al livello della soglia della coscienza e della percezione subliminale

 

Il concetto del creare uno spazio liminale è quello di riflettere profondamente sulla psicologia dell’individio, che ha quasi la sensazione di sentirsi di troppo in uno spazio non creato per la sua presenza lì. Allo stesso tempo è uno spazio sottoposto al libero arbitrio dell’essere umano che vi si ritrova all’interno: cosa fai quando nessuno ti vede? Come ti comporti dentro ad una esposizione artistica se sai che nessuno ti può guardare?

P r o g e t t a z i o n e

  • Moodboard

    di Alice Massone

  • Schizzi del progetto

    di Alice Massone

  • Planimetria definitiva

    di Andrea Picerno

Così come le mie fotografie non comprendono la figura umana, anche lo spazio che le contiene segue lo stesso trattamento. Sono spazi non a misura di uomo, quasi immaginari, onirici, solitari.
Lo spazio virtuale è fatto per esserci solo tramite un sistema non prettamente fisico:

lo spazio intorno a te non è fisicamente vicino a te, non contiene il tuo corpo, è “galleggiante”, “fluttuante”. Quando ci si ritrova in uno spazio virutale non si può fisicamente percepire la presenza umana, non la si può toccare, si può solo fare esperienza di essa tramite uno strumento tecnologico. Così sono gli spazi liminali: vacui, solitari.

Questa modalità ha quasi lo scopo di riprodurre un esperimento sociale, poichè permetterà all’avatar che la visita di potersi comportare come vuole all’interno dello spazio, potrà interagire con gli oggetti presenti come meglio desidera.

Eccone uno scorcio:

Perchè il metaverso?

Il Metaverso rappresenta oggi la più innovativa forma di interazione tra umani sconosciuti. Attraverso il metaverso è oggi possibile infatti effettuare disparate funzioni di comunicazione come il videogioco, il meeting lavorativo, la visita ad un luogo specifico, la compravendita di NFT e opere digitali, la comunicazione verbale tra individui, …

Il termine è stato inventato da Neal Stephenson nel libro Snow Crash (1992) ed è uno spazio descritto dall'autore come una realtà virtuale condivisa tramite il mondo di Internet. E oggi, 2022, così pare essere in corso di realizzazione ciò che lui aveva previsto. I più consoni mezzi per l’interazione vera e propria del metaverso con la vita reale sono sicuramente il VR e la realtà

aumentata. Il mio modo di interpretarlo è stato trasformarlo nel mio personale portfolio di lavori, in cui per esplorare la mia personalità artistica lo si può fisicamente percorrere attraverso il proprio intero corpo e non solo attraverso gli occhi su uno schermo.
Credo vivamente pertanto che un’ esplorazione interattiva invogli gli utenti ad una comunicazione più efficace.